Vivere Modenese – Viaggio tra le aree futuristiche di Modena
Modena non è solo il Duomo, il palazzo ducale e la Ghirlandina, infatti vi sono diversi luoghi affascinanti per la loro architettura futuristica e la volontà di raccogliere la comunità modenese verso il futuro. Ecco il viaggio tra i luoghi futuristici della città:
DIREZIONALE 70. E’ uno dei primi edifici a Modena pensato per essere futuristico. Fa parte del piano regolatore del 1958, anche se in realtà l’edificazione è successiva. Il complesso “Direzionale 70” trova una forte relazione urbana con il tracciato della via Giardini e della tangenziale sud, grazie alla disposizione dei corpi di fabbrica, agli spazi aperti che si creano tra questi, producendo spazi per i parcheggi e per i percorsi di risalita ai piani superiori a creare un sistema fluido ed efficiente di percorsi, tema centrale nella definizione di organismi architettonici multifunzionali.
MODENA DUE. Legato al Direzionale 70 è in realtà una struttura successiva infatti il Direzionale Modena Due è attivo dal 1987, ubicato nel punto più strategico della città offre uffici e negozi dotati di strutture altamente funzionali. La sua caratteristica principale è la grande versatilità degli ambienti, che possono essere adattati alle esigenze di ogni cliente, grazie a funzionali sistemi di pareti mobili attrezzate, controsoffittature, punti luce e pavimentazioni riposizionabili.
RESIDENZA COSTELLAZIONI. La Residenza Costellazioni è ospitata in uno dei grattacieli che costituiscono un vero ingresso monumentale alla città di Modena. Dal secondo piano al quattordicesimo tutti gli spazi sono riservati ai residenti, con area mensa, palestra e aule studio. E’ sicuramnete uno dei palazzi più innovativi e architettonicamente più interessanti della città.
CHIESA DI GESU’ REDENTORE. La chiesa di Gesù Redentore, inaugurata nel maggio 2008, è stata progettata dall’architetto milanese Mauro Galantino, vincitore del concorso nazionale indetto dalla Conferenza Episcopale Italiana per qualificare l’architettura religiosa. All’esterno l’insieme trasmette una sensazione di bellezza e misticità, tuttavia l’innovatività di tale struttura non è stata capita da tutti.
MUSEO ENZO FERRARI. Il Museo Enzo Ferrari racchiude due realtà distinte e complementari, ossia la casa in cui nacque Enzo Ferrari nel 1898, baricentro architettonico dell’intera area museale, e una galleria espositiva che avvolge la Casa natale come una mano aperta. Il progetto è di Jan Kaplicky, un architetto di Praga, che durante la sua carriera lavorò, tra gli altri, per Renzo Piano e Richard Rogers.
MANIFATTURA TABACCHI. Il complesso architettonico racchiude un’area storica della città, oggi pienamente restituita allo spazio urbano, che da un lato traccia una nuova via di comunicazione con il centro storico, di cui, a nord, è baluardo, dall’altro cuce memorie indelebili con il tessuto cittadino contemporaneo. Seppur l’edificio risalga al 1513 quando era un Monastero intitolato a Santa Maria Maddalena, è oggi stato ristrutturato e insieme all’area adiancente è diventato fulcro dell’arte contemporanea a Modena.
Fonte: ModenaToday